Agosto... mare nostro













Un aspetto nodale dell’inquinamento degli ecosistemi marini è rappresentato dall’accumulo di sostanze nocive nelle catene alimentari, aspetto particolarmente importante e dalle ricadute gravi, anche per la bioaccumulabilità e persistenza di tali  sostanze, oltre che per la loro patogenicità  che può interessare, in pratica, ogni organo e apparato. 
Il coinvolgimento delle catene alimentari, inoltre, amplia in maniera imprevedibile l’ambito delle popolazioni e dei territori coinvolti, che rimane in ogni caso non confinato alle zone geografiche direttamente interessate.
Un classico esempio di questo è rappresentato dal rinvenimento, ancora ai nostri giorni, del diclorodifeniltricloroetano  noto come DDT, nel latte materno o nel grasso dell’orso polare (è evidente che al polo nord l’uso di insetticidi sia pratica certo non consueta).
Tale rilievo risulta ancor più inquietante se si pensa che il DDT non è più usato in Europa dagli anni “70.